ricerca parole chiave

La ricerca delle parole chiave è la prima e fondamentale cosa da fare se vogliamo aprire un sito oppure ottimizzare uno esistente. Per il nostro sito avremo bisogno di una parola chiave principale da associare alla home page e di altre secondarie per le categorie.

Quest’analisi è necessaria per verificare la bontà del nostro progetto e la sua fattibilità. Molti progetti sono destinati a fallire già prima di partire e un’analisi è in grado di farcelo sapere prima di iniziare, evitando di farci perdere tempo, risorse ed investimenti.

Quali caratteristiche devono avere le parole chiave?

Le parole chiave ideali per il nostro sito devono avere:

  • alto traffico potenziale
  • bassa concorrenza seo

Sta a noi individuare quelle migliori valutando un giusto compromesso fra numero di ricerche effettuate dagli utenti e concorrenza dei nostri competitori per quella determinata parola chiave.

Come otteniamo questi dati?

Dovendo svolgere quest’analisi quasi manualmente, procederò per gradi. Inizio la mia analisi interrogando lo strumento Keyword Planner di Google Adwords, che mi permette di ottenere una serie di centinaia di parole chiave e di conoscere per ciascuna di esse:

  • il volume medio di ricerca mensile di una determinata parola chiave
  • il livello della competizione: bassa, media, alta (questo livello è riferito agli annunci a pagamento, quindi non dobbiamo tenerne conto se noi vogliamo posizionarci con la ricerca organica).

Ordinare le parole chiave trovate

Che fare della lunga lista di parole chiave ottenute? Se per ipotesi volessi aprire un negozio online di bikini, cercherò la parola “bikini” nel keyword planner. Otterrò una lista di parole chiave (centinaia) attinenti a quel prodotto.

A questo punto clicco su scarica e salvo il file. Cerco il file sul mio computer e lo apro con excel. Rinomino la colonna D in “Media ricerca mensile” poi elimino tutte le altre colonne, lasciando quindi solo quelle con la lista di parole chiave e il numero di ricerche.

Seleziono tutto, comprese le voci keyword e media ricerche e nella barra degli strumenti di excel clicco su Dati -> Ordina -> Ordina per Media ricerche -> Decrescente, cosi ritroverò le parole chiave ordinate in base alla media mensile di ricerca.

Sfoltire la lista di parole chiave

Prima di iniziare a raccogliere dati per conoscere la competitività della concorrenza, può essere utile sfoltire la lista delle parole chiave ottenute. L’ultima parola della lista è “sexy micro tanga” che è stata cercata 10 volte in un mese. Può interessarmi lavorare su una parola cercata cosi poche volte? No, quindi almeno per adesso la lascio perdere. Ma non la cancello perchè potrebbe tornarmi utile. Poichè stiamo cercando le parole chiavi principali, possiamo non considerare quelle dalle 300 ricerche mensili in giù. Questo perchè 300/30 = 10. Se tu fossi posizionato al primo posto  per quella parola, poichè il primo ottiene il 50% delle visite, significherebbe ricevere 5 visite al giorno. Direi di puntare decisamente a qualcosa di meglio. Questo discorso vale sempre? Assolutamente no. Dopo aperto il tuo sito, in un’ottica di miglioramento, c’è da considerare che la somma di tutte quelle piccole visite, porterebbe ulteriore traffico.

Eliminare alcune parole chiave

Ci sono però alcune parole chiave che posso eliminare, come quelle che assolutamente non mi piacciono, non mi interessano, di prodotti che non venderò o di marchi famosi, cosi come quelle che porterebbero traffico non interessato ai prodotti che voglio vendere, come per esempio “foto di donne in bikini”. In questo caso cercherò tutte le parole dove è presente “foto” per eliminarle.

Valutare la forza della concorrenza

Dopo aver ridotto la lista, posso iniziare a valutare quanto sono forti i miei concorrenti per ciascuna parola chiave. A questo scopo mi avvalerò dei seguenti strumenti:

  • operatore Allintitle
  • KEI
  • operatore Allinanchor

Operatore di ricerca “Allintitle”

Per sapere se lavorare in ottica SEO su una determinata parola chiave, devo conoscere quanto sono forti i miei concorrenti. Inizio con allintitle, uno degli operatori di ricerca di google.

Scrivo in google la formula allintitle: “mia parola chiave” dove al posto delle virgolette inserirò di volta in volta la parola chiave che voglio analizzare. Il risultato mi dirà quante pagine includono la mia parola chiave nel title. Se il risultato è di centinaia di migliaia di pagine devo lasciar perdere? Assolutamente no. La ricerca non è affatto finita, anzi comincia proprio adesso.

La variabile KEI

Man mano che raccolgo i dati e li inserisco nel mio foglio su excel, comincio a farmi un’idea della situazione, ma le parole chiave da valutare sono tante. E’ il momento di aggiungere la variabile KEI. Si tratta di una variabile che mi aiuterà a valutare il livello di difficoltà di ogni singola parola chiave in confronto alle altre.

Come si calcola la KEI?

Si ottiene moltiplicando per 100 il numero di ricerche mensili e dividendolo con il numero di allintitle. Posso automatizzare il calcolo inserendo questa formula nel mio foglio excel. Ecco come fare:

  • aggiungo un’altra voce e la chiamo KEI
  • posiziono il mouse nella prima cella sotto e clicco
  • clicco nella barra della formula (fx)
  • scrivo il segno matematico dell’uguale (=)
  • seleziono il primo numero sotto la voce “Media ricerche mensile”
  • premo il tasto della moltiplicazione (*) sulla tastiera
  • nella barra della formula aggiungo il numero 100
  • premo il tasto della divisione (/) sulla tastiera
  • seleziono il primo numero sotto la voce Allintitle
  • premo sul tasto invio

A questo punto clicco sul numero ottenuto e dal quadratino in basso a destra tiro giù con il mouse, per permettere alla formula di copiarsi in tutte le celle e ottenere il KEI per tutte le parole chiave.

Come interpretare i valori ottenuti?

Più sarà alto il valore del KEI e più quella parola chiave sarà da prendere in considerazione per passare alla fase successiva. Dopo aver calcolato il KEI di tutte le parole chiave di mio interesse, ordino i risultati in maniera decrescente, cioè dal più alto al più basso. I valori del KEI sono tanto più alti, quanto più la media delle ricerche è un numero superiore rispetto al numero ottenuto con l’operatore Allintitle. Detto in parole povere, se una parola viene cercata mensilmente 1000 volte e il numero di pagine che presentano quella parola nel title è molto basso, otterrò un valore di KEI altissimo. Quindi dopo aver ordinato in modo decrescente i valori ottenuti, se nelle prime posizioni avrò numeri molto alti, potrò dire di aver trovato l’America, perchè si tratterà di parole chiave ad alto volume di ricerca e concorrenza bassa. Questo ovviamente capita raramente. E’ molto più probabile che nelle prime posizioni ci siano parole chiave a basso o medio volume di ricerca, comunque utili a portare traffico, perchè può essere davvero facile posizionarsi in prima pagina. Il KEI resta un valore importante per confrontare fra di loro le parole chiave della mia lista. A questo punto vado a analizzare ulteriormente le parole chiave, interrogando un altro operatore.

Operatore di ricerca “Allinanchor”

Cosi come fatto per allintitle, scrivo nella ricerca di google la formula allinanchor: “mia parola chiave” dove al posto delle virgolette inserirò la parola chiave che voglio analizzare. Otterrò il numero di pagine che includono la mia parola chiave nel anchor text. Riporto i dati ottenuti in excel, sotto una nuova apposita colonna. Posso creare una nuova variabile che chiamerò KEI2, nella cui formula saranno compresi i valori ottenuti con allinanchor.

A questo punto ho ridotto i risultati ad una ristretta cerchia di parole fra quelle che mi interessano e posso scegliere la parola chiave principale e quelle secondarie. Ma il lavoro non è finito. Finora abbiamo saputo con quanti competitori dobbiamo confrontarci, ma non conosciamo la loro forza, perciò dovrò analizzare nel dettaglio i miei competitori, in modo particolare i primi 10, cioè quelli presenti in prima pagina.

Analisi competitors

Dalle ricerche risulta che la prima posizione su google per una determinata parola chiave, permette di ottenere il 50% del traffico. Questa percentuale scende al 9% per la decima posizione, che è l’ultima in prima pagina. Oltre la prima pagina il traffico crolla sensibilmente. Poichè è fondamentale farsi trovare in prima pagina è chiaro che i competitori con i quali andrò a confrontarmi, sono quelli posizionati nelle prime dieci posizioni per ogni determinata parola chiave.

Analisi competitori con software a pagamento

Esistono alcuni software che svolgono in pochi secondi quest’analisi, indicando le migliori parole chiave sulle quali puntare, dopo aver confrontato il valore dei competitors, come per esempio Market Samurai (è possibile provarlo gratuitamente per 15 giorni). Market samurai è suddiviso in 16 colonne (12 per l’off site e 4 per l’on site). I valori che considera sono:

Valori OFF SITE

  • DA domain age
  • PR Page rank
  • CF Citation flow
  • TF Trust flow
  • IC numero di pagine del sito indicizzate su Bing
  • RDD numeri di domini che puntano al dominio
  • RDP numero di domini che puntano alla pagina
  • BLP backlinks della pagina
  • BLD backlinks del dominio
  • BLEG numero di domini .edu e .gov che puntano al sito
  • DMZ
  • YAH

VALORI ON SITE

  • title
  • url
  • descrizione
  • head

Analisi competitori eseguita manualmente

Posso ottenere questi valori anche senza utilizzare dei software, ma avrò bisogno di interrogare diversi tool e ovviamente la procedura è molto più lunga, sopratutto considerando che dovrò ripeterla per 10 siti e per ogni parola chiave che andrò ad analizzare.

Innanzitutto installo un tool utilissimo come SEO Quake che mi permette di ottenere il Domain e la page autorithy di un sito, oltre che il numero dei link in entrata. Collegandomi invece con moonsy.com e inserendo le url dei siti da analizzare ottengo il page rank. Su Majestic SEO trovo CF e TF, mentre per conoscere il RDD e il RDP utilizzo seoprofiler. BLP lo trovo con SeoQuake.

Dopo aver ripetuto questa analisi per i primi dieci siti posizionati per una determinata parola chiave, posso valutare quanto sarà difficile riuscire a entrare con il mio sito nei primi dieci e a scalare posizioni.

Tempi per eseguire un’analisi manuale

Risulta evidente che si tratta di una procedura che porta via moltissime ore. Quando sono in forma riesco ad analizzare 100 parole in mezz’ora, a velocità standard ci metto un’ora. Avere 600 parole chiave da analizzare vuol dire passare dalle 6 alle 12 ore. Non te la senti? Puoi diluire il lavoro in diverse sessioni, se invece deciderai di fare queste ricerche per siti dei tuoi clienti, avrai ovviamente bisogno di tool che lo faranno per te, solitamente a pagamento, con versione di prova gratuita solo per alcuni giorni.

Io direi comunque di iniziare per le prime volte a mano, perchè ti aiuterà a capire i meccanismi e non a ricevere passivamente dei numeri senza comprenderli. Un pò come a scuola dove, prima di farti utilizzare la calcolatrice, ti insegnano a fare i calcoli su un foglio di carta

Valutazione finale su fattibilità

Osservando tutti i valori ottenuti devo pormi una semplice domanda: sarò in grado di ottenere con il mio sito quei risultati? Se si, in quanto tempo? Quanto mi costerà? Sarà in base alle risposte che capirò se puntare o meno su quella parola chiave.

Parole chiave per landing page

E’ molto importante essere consapevoli che se andrò a confrontarmi con settori molto competitivi, non riuscirò ad ottenere visibilità in breve termine e saranno necessari mesi o anni, al contrario in settori meno competitivi sarò in grado di conquistare visibilità anche in pochi giorni.

La ricerca delle parole chiave condotta finora, mi ha permesso di trovare le parole chiave con alte ricerche mensili e bassa competitività. Queste parole vanno sfruttate per cominciare ad ottenere visite mirate verso il sito, per esempio con la costruzione di landing page.

Per questo scrivevo di non cancellare le parole chiave con una bassa media di ricerche mensili, perchè essendo quasi sempre poco competitive, potrò facilmente posizionarmi e ottenere visite. Saranno anche poche, ma la somma delle visite di tutte le parole chiave poco competitive, porterà al sito le prime importanti visite, in attesa che si posizionino anche parole più competitive.

Parole chiave per la struttura del sito

Se il mio progetto è quello di costruire un sito da zero o se voglio ottimizzare uno già esistente, devo partire dalla ricerca di una o massimo 2 parole chiavi principali, che saranno quelle che utilizzerò per ottimizzare la homepage.

Successivamente dovrò trovare le parole chiave secondarie che costituiranno il menù del sito e saranno le sue categorie. Quando devo creare la struttura del sito è meglio utilizzare le parole che generano più traffico, cioè quelle più ricercate, per rispettare alcuni criteri di logica e di usabilità del sito.

Per esempio con la seed keyword “bikini”, non serve effettuare un’analisi per capire quanto sia competitiva. Ma se sul mio sito vendo bikini, come posso non utilizzare “bikini” come parola chiave della pagina più importante del sito, cioè della homepage? Probabilmente non mi posizionerò in prima pagina nemmeno fra 1000 anni, ma non posso strutturare il mio sito diversamente.

In questo caso nella mia strategia punterò a posizionarmi con le categorie, alle quali assocerò  le parole chiave secondarie. Per esempio una che chiamerò “bikini trasparenti”.

Posizionamento a lungo, medio e breve termine

La combinazione tra keyword competitive e keyword meno competitive (long tail keyword) è quella ideale e sulla quale potrò svolgere un lavoro nel breve periodo e uno sul lungo periodo.

Partendo da una parola chiave che riguarda il settore che voglio trattare, ottengo una lista di parole correllate che suddivido in tre gruppi, che presentano un livello di difficoltà alto, medio e basso e con le quali posso ottenere rispettivamente un posizionamento a lungo, medio e breve termine.

Il consiglio che mi sento di dare è di attingere da ciascuno di questi gruppi, in modo da sviluppare un progetto che ti permetta di ottenere risultati a breve e poi di crescere nel medio e lungo periodo.

Ricerca delle parole chiave

Pasquale Palmiotto

Avvicinatomi alla SEO per necessità nel 2011, sono rimasto affascinato da questo mondo e dalle persone che lo frequentavano. Ho conosciuto gente in gamba che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita e nel mio piccolo provo a fare altrettanto verso chi dovesse chiedermi un consiglio.