Se stai analizzando il tuo sito con Seozoom e nel settore “Keyword migliori” non trovi più le key ad alto volume per cui eri posizionato non spaventarti! Probabilmente quelle key non hanno perso posizioni in SERP, infatti non le troverai nemmeno nel settore “Key importanti in discesa”, dove invece sarebbero finite se il loro posizinamento fosse peggiorato.
Dove sono finite le key ad alto volume?
Ieri Seozoom ha terminato una prima fase (ce ne saranno altre) di aggiornamento massivo dei volumi di ricerca delle keywords, una cosa che ovviamente andava fatta per restituire dati che rispecchino la realtà. Non che finora non ci fossero stati aggiornamenti (l’ultimo risale a 3 mesi fa) ma una variazione così in massa non era mai avvenuta. Ricordo che il volume di ricerca delle key è un valore che Seozoom prende da Google e che non avrebbe senso aggiornarlo più spesso (per esempio settimanalmente) visto che lo stesso Google a volte lo aggiorna dopo mesi.
Le key ad alto volume per cui eravate posizionati non sono sparite, semplicemente non possono apparire nell’anteprima delle schede “key migliori” o “key in discesa”, perché queste riportano le key in ordine di traffico apportato al sito. Perciò con un volume di ricerca ridotto è sceso anche il traffico, al punto di far sparire da queste schede, tutte le key che hanno subito un crollo dopo l’aggiornamento di volume.
Prendiamo per esempio la key “sonda spaziale Juno” che fino a ieri aveva volume di ricerca 246000 mentre dopo l’aggiornamento ha un volume di ricerca di 10. Se fino a ieri, avere questa key in 7a posizione significava avere un volume di 6175, da oggi, con volume 10, pur mantenendo la stessa posizione quella key apporta un traffico stimato pari a zero.
Nel momento in cui scrivo, i dati delle pagine non sono ancora aggiornati e analizzando ogni singola url con Seozoom si vede ancora il volume di traffico stimato calcolato in base al vecchio volume di ricerca delle key. Credo sia questione di ore o di qualche giorno (non conosco la tempistica) fin quando tutto sarà sincronizzato e ci sarà corrispondenza con il traffico generato dai nuovi volumu di ricerca delle keywords.
Cosa dice Seozoom a riguardo?
Contattato il team di Seozoom prima in chat e poi su Messenger, dove ho parlato con Giuseppe Liguori, ho saputo che questo aggiornamento è stato segnalato in Seozoom (solo nella nuova suite) con una linea grigia tratteggiata, accanto a cui è scritto “Aggiornamento volumi di ricerca” (che ho cerchiato nella foto), in modo da poter visualizzare la data da cui parte questo cambiamento. Ho suggerito di evidenziare, almeno in questa fase iniziale, quella linea che al momento è un po’ difficile da scorgere, facendola magari di color rosso.
Inoltre un’altra mia critica ha dato spunto alla possibilità (tutta da confermare) di individuare le key che hanno avuto un aumento di volume, in modo da aiutare gli utenti ad individuare più facilmente i cambiamenti. Sì, avete letto bene, aumento di volume.
Infatti da questa conversazione ho saputo che questo aggiornamento dei volumi di ricerca non ha avuto ripercussioni solo al ribasso. Aggiornando i volumi, ci sono key che sono calate (o meglio crollate) e altre che invece hanno visto aumentare il loro volume. Per esempio il lago Braies è passato da un volume di 1900 a 14800. Questo vuol dire che chi era posizionato per questa key, ha visto aumentare il traffico stimato senza che sia migliorata la posizione di quella key nei motori di ricerca.
Quali sono le conseguenze di questi cambiamenti?
Inutile girarci intorno, le conseguenze riguarderanno sopratutto la link building, in particolare la scelta dei siti da cui prendere link per pubblicare guestpost. Quando il volume di traffico delle pagine sarà sincronizzato con l’effettivo traffico che le key che hanno subito un crollo di volume apportano al sito, ci saranno ripercussioni enormi sulla ZA.
Tutti quelli che scelgono i siti basandosi esclusivamente sulla ZA (vedi il caso di un sito cresciuto con link da siti con ZA bassa), ovviamente vireranno da qualche altra parte quando incontreranno siti che fino a ieri erano ZA40 e che dall’oggi al domani sono diventati ZA30 o anche meno, ma questo non è una sorpresa.
Il problema è che probabilmente vireranno da qualche altra parte anche tanti altri, fra quelli che non guardano solo la ZA ma che comunque si spaventeranno nel vedere il grafico del traffico che segnala un crollo verticale. Come biasimarli? Chiunque scapperebbe a gambe levate vedendo un un sito in caduta libera.
Nel migliore dei casi ci si troverà a rispondere a domande del tipo “Cosa è successo? E’ calato? Come mai?” e questo è il meglio che potrà capitare, perché perlomeno dall’altra parte c’è il tentativo di capire e conoscere la situazione. A quel punto gli si potrà far notare quella flebile linea grigia tratteggiata (speriamo venga evidenziata maggiormente come ho suggerito) che segnala l’aggiornamento dei volumi di ricerca, sperando che la spiegazione sia sufficiente a tranquillizzarlo sulla bontà del tuo sito, ma per esperienza so che non basterà, non per tutti almeno.
Soluzioni?
Dal team di Seozoom ho saputo che così come è crollato il volume di ricerca di alcune key, altre invece hanno visto salire questo valore. Perciò per provare a ridare credibilità ai propri siti, non resterà che continuare a lavorare come si è fatto finora, ovvero scrivendo articoli di qualità che diano valore al proprio sito. Dopotutto si potrebbero intercettare altre key con alti volumi di ricerca, sperando che il prossimo aggiornamento dei volumi (che ripeto sono presi da Google) non azzeri di nuovo tutto, vanificando il lavoro svolto e costringendo gli editori a cominciare tutto daccapo, un po’ come Penelope e la sua tela.
Un’altra soluzione, ma più che altro si tratta di un miracolo, è che la gente capisca che la scelta dei siti da cui farsi linkare non si dovrebbe basare soltanto guardando la ZA di un sito, che è solo una delle cose da guardare, ma capisco che non essendo addetti ai lavori, è la cosa più facile da vedere, più facile da capire ed è quella che permette alle persone di sentirsi sicure di non sbagliare. Peccato che non sia così.