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Quando si parla di Brand Awareness, ci riferiamo a quel concetto per cui un determinato marchio è più noto di altri, quindi è la prima scelta che il cliente fa quando necessita di acquistare un prodotto specifico, in questo caso uno del vostro Marchio. È un aspetto molte volte sottovalutato, ma che rappresenta invece una buona fetta di successo nel mondo del commercio. Essere la prima scelta dell’utenza, specialmente nel settore online sempre in grande espansione, è qualcosa che significa ad oggi essere il top.

Branding awareness e branding reputation

Quale differenza intercorre tra il termine brand awareness e brand reputation? Trattasi di due fattori differenti, ma che sono legati a stretto contatto con la vostra attività e che determinano il vero successo per i vostri affari, avere una ma non l’altra non sarà sufficiente.

La prima abbiamo già saputo che sta ad indicare la conoscenza che la clientela ha della vostra attività, mentre la seconda è l’opinione che la gente ha in merito al vostro marchio. Essere molto conosciuti, ma avere una fama negativa non gioverà ai vostri affari. Dunque, per un’attività che si vuole imporre sul mercato (soprattutto quello online), è necessario avere un elevata brand awareness e un altrettanto alta brand reputation.

Come vedere crescere la brand awareness

Per vedere crescere la brand awareness serve un lavoro oculato, ovvero un attento e preciso intervento sulla SEO (Search Engine Optimization). Dovrete lavorare sull’individuazione delle keywords principali e che siano più cliccate in base all’ambito in cui verte la vostra attività. Inoltre, in concomitanza con il lavoro SEO detto in precedenza, dovrete svolgere mirate campagne di marketing.

Infine, è consigliabile procedere con una serie di operazioni importanti che diano una spinta all’immagine del vostro brand, ovvero interviste, articoli scritti di propria mano da esperti del settore di appartenenza, e un calendario preciso con il quale organizzare un piano di marketing nel tempo.

Branding awarness e piramide di Aaker

La piramide di David Aaker, è un sistema con il quale si calcola in un determinato momento dove è posizionata la notorietà di un determinato marchio. Dalla base alla punta della piramide, Aaker ha individuato quattro punti fondamentali.

Fascia 1 (assenza di conoscenza): quando si è in fondo alla piramide, significa che il brand è sconosciuto, ovvero quelli che potrebbero essere potenziali clienti non sanno nemmeno dell’esistenza del marchio.

Fascia 2 (conoscenza superficiale): sebbene finalmente uscito dall’anonimato, la conoscenza che la clientela ha del brand è ancora troppo superficiale. Non è quindi abbastanza per poter vedere crescere in maniera consistente il business dell’azienda.

Fascia 3 (conoscenza forte): la conoscenza del brand è forte, una buona fetta della clientela si rivolge già ai suoi prodotti quando ha necessità.

Fascia 4 (Top of mind): il brand è in vetta alla piramide, livello che viene definito “Top of mind”. Ciò significa che il marchio è il primo a venire in mente ai clienti quando hanno bisogno. Il lavoro di marketing svolto è stato eccellente.

Branding awarness: come misurare il livello di notorietà

Come si può fare per capire in quale fascia della piramide di Aaker è posizionata la vostra azienda? Per capirlo è necessario avere un’idea di quanto il vostro marchio è stato ricercato e le visite che hanno avuto le vostre pagine web. Per fare questa ricerca vengono in aiuto due strumenti molto utili e ben realizzati, ovvero Analytics di Google e Insight di Facebook.

Analytics offre dati precisi su una serie di elementi che danno la percezione di quanto sia considerato su internet il vostro sito. Troverete informazioni sulla frequenza di rimbalzo, sulle sorgenti di traffico, sul numero di visite, sul numero di conversioni e molto altro ancora.

Insight di Facebook è chiaramente legata a quelle che sono le visite avute dal vostro brand sulla pagina Facebook (se avete un’attività e volete accrescere la sua conoscenza sarà necessario averne una). Incrociando i due dati saprete come orientare la strategia SEO per il futuro, in modo da far crescere ancora di più il vostro marchio.

Cos’è il brand awareness e come aumentarlo

Pasquale Palmiotto

Avvicinatomi alla SEO per necessità nel 2011, sono rimasto affascinato da questo mondo e dalle persone che lo frequentavano. Ho conosciuto gente in gamba che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita e nel mio piccolo provo a fare altrettanto verso chi dovesse chiedermi un consiglio.