Sei uno di quelli che impronta la ricerca del sito che ospiterà il tuo guestpost, cercandolo solo fra i siti con più traffico (sbagliando), mentre rifili all’editore (o accetti che sia lui a pubblicare) un articolo da 500 parole, come se fosse un vestito adatto ad ogni occasione? Allora continua a leggere perché devo dirti qualcosa.
Posso immaginare che se tieni al tuo sito pubblicherai articoli di qualità, cioè originali, completi e utili. Sappiamo che non è il numero di parole in sè a decretare il successo di un articolo, ma che ogni argomento va trattato in modo completo. Ne risulta che 500 parole (quelle del classico guest post) in alcuni casi possono andar bene, in molti altri no, perché non sono sufficienti.
Se a questo aggiungiamo che solitamente parliamo di un articolo scritto senza effettuare nessuna ricerca di parole chiave, suddiviso in tre parti (un’introduzione più due paragrafi), con grassetti messi a caso sulle parole e con un solo link esterno (dell’anchor text parlerò in un altro articolo) ne viene fuori una risorsa che non può essere definita di valore e di qualità.
Potresti chiedermi: “Perché dovrebbe esserlo? Dopotutto io voglio solo un link per il mio sito“. Allora dovrei ricordarti, se non le conosci già, le parole scritte da Matt Cutts qualche tempo fa.
Il decadimento e la caduta del guest blogging per la SEO
Nel post dal titolo The decay and fall of guest blogging for SEO, Matt Cutts scriveva:
“I wouldn’t recommend relying on guest posting, guest blogging sites, or guest blogging SEO as a linkbuilding strategy.”
In questa frase Matt Cutts si riferiva proprio alla pubblicazione di articoli miseri ed inutili, come quelli di cui ho scritto finora, utilizzati solo per buttarci dentro un link. Lo si capisce più chiaramente leggendo un’altra frase che Matt Cutts aggiunse successivamente:
“There are still many good reasons to do some guest blogging (exposure, branding, increased reach, community, etc.). Those reasons existed way before Google and they’ll continue into the future. And there are absolutely some fantastic, high-quality guest bloggers out there. I changed the title of this post to make it more clear that I’m talking about guest blogging for search engine optimization (SEO) purposes.”
Quindi, interpretando le sue parole, il guestpost di qualità va bene. Deve essere il miglior articolo che puoi scrivere su quell’argomento: completo, interessante e ovviamente originale.
Quello che oggi è il classico guestpost, cioè l’articolo da 500 parole, non è quasi mai un articolo di qualità (può esserlo nel caso un determinato argomento sia completo proprio con 500 parole) perciò non va nella direzione indicata da Matt Cutts, ma è solo una scusa per inserire un link verso il tuo sito. Se invece fai le cose per bene, scrivi o fai scrivere un articolo di qualità, allora il discorso cambia e il guestpost è una buona soluzione per fare exposure, branding, increased reach, community, etc.
Come scrivere un contenuto di qualità
Prima di tutto levati dalla testa che un articolo da 500 parole sia l’abito che va bene in ogni occasione. Ogni tema deve essere trattato con il numero di parole giuste per affrontarlo in modo completo.
Scrivi un articolo ottimizzato
Per prima cosa è necessario effettuare una keyword research e l’articolo dovrà essere scritto seguendo le basi della SEO, che non vuol dire solo metterci dentro i due titoli H2. Inoltre devi studiare la SERP e capire cosa cercano gli utenti su quel determinato argomento.
Argomento dell’articolo
Per esempio se hai una ditta di traslochi, non scrivere il solito articolo “Come organizzare un trasloco” per poi inserire il link verso il tuo sito in modo banale e senza una valida giustificazione. Lascia che questi articoli siano pubblicati sui siti delle ditte che offrono questo servizio.
Scrivi o fai scrivere un articolo che spieghi come risolvere uno dei tanti problemi che si trova ad affrontare chi deve effettuare un trasloco. Probabilmente l’agenzia SEO a cui ti rivolgerai per il guestpost non sa nulla di traslochi, ma analizzando le intenzioni di ricerca degli utenti potrà ricavare queste informazioni e scrivere un buon articolo. Questo però dovrai chiarirlo prima.
Dialoga con l’agenzia SEO
Se la scrittura dell’articolo è inclusa con il guestpost, chiedi all’agenzia o al link builder, che tipo di articolo ha intenzione di scrivere. Se ti viene proposto il classico articolo da 500 parole e credi siano troppo poche per sviluppare quello specifico argomento, richiedi un articolo più completo. Ovviamente non puoi pensare che sarà scritto alle stesse condizioni standard, perciò servirà un compenso più alto, consono al lavoro di ricerca che dovrà essere effettuato, ma sarà pubblicato un articolo di qualità.
Scrivi tu l’articolo
Se ti va di scrivere l’articolo, perché ovviamente conosci i problemi che possono avere i tuoi clienti meglio di quello che potrà dire qualsiasi ricerca, allora prepara una bozza e poi passala all’editore, che al massimo potrà ottimizzarla in ottica SEO. In ogni caso l’articolo dovrà fornire soluzioni ai problemi e magari potrai spiegare come tu li hai risolti (potrebbe essere una giustificazione al link verso il tuo sito).
Non inserire link in articoli di pessima qualità
Scrivi il guestpost come se fosse un articolo che pubblicheresti sul tuo sito. Non sbolognare ad altri editori un articolo che non pubblicheresti sul tuo sito, credendo che basterà metterci dentro un link per avere buoni risultati. Se l’articolo non è buono, non ti basterà nemmeno pubblicarlo sul sito ZA60!
Guarda il sito che ospiterà il guestpost
Sembra incredibile ma molti si limitano ad analizzare un sito con uno dei vari tool online senza nemmeno guardare il sito. Non fare anche tu questo errore. Se vedi che su un sito sono pubblicati ottimi articoli, non credi che un link da quel sito sia un ottimo investimento? No? D’accordo, allora aspetta pure che diventi ZA60…..
Non scartare link da siti generalisti
Invece di scartare (sbagliando) link da siti generalisti, preoccupati di inviare un articolo di valore e utile a chi lo leggerà. Un articolo di qualità, inserito nella categoria corrispondente, è un ottimo link per il tuo sito. Scartare la possibilità di ricevere link da siti generalisti e poi pubblicare sulle testate giornalistiche ZA60, che sono anch’esse siti generalisti, come fanno in tanti, è un mistero ancora da svelare.
Fatti queste tre domande sui link
Concludo lasciandoti tre domande guida che ti permetteranno di muoverti da solo in questo complicato mondo dei guestpost. Pensando al link verso il tuo sito chiediti: è giustificata la sua presenza? Può essere utile al lettore? La pagina di destinazione mantiene quello che promette? La risposta a queste tre domande deve essere affermativa, altrimenti stai sbagliando qualcosa.